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Interpreti |
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Livia Rado, soprano
Alda Caiello, soprano
Katarzyna Otczyk, contralto
Silvia Regazzo, contralto
Marco Rencinai, tenore
Sergio Basile, voce
Manuela Mandracchia, voce |
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Coro Del Teatro
Regio Di Parma, coro |
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Ensemble Prometeo |
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Giulio Francesconi,
flauto
Roberta Gottardi, clarinetto
Valentino Spaggiari, tuba
Gabriele Croci, viola
Claude Hauri, violoncello
Emiliano Amadori, contrabbasso |
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Orchestra |
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Filarmonica Arturo
Toscanini |
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Alvise Vidolin,
live electronics
Nicola Bernardini, live electronics |
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Marco Angius, direttore
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Liederzyklus
a Massimo Cacciari (1987) |
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per contralto,
flauto, tuba, sei percussioni e live electronics
testi di Herman Melville e Ingeborg Bachmann |
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Ensemble Prometeo |
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Mario Caroli,
flauto
Gianluigi Paganelli, tuba
Flavio Tanzi, percussioni
Aurelio Scudetti, percussioni
Pietro Pompei, percussioni
Alberto Toccaceli, percussioni
Sara de Cicco, percussioni
Pedro Perini, percussioni
Katarzyna Otczyk, contralto |
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Marco Angius,
direttore |
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Luca Richelli,
live electronics
Alvise Vidolin, regia del suono |
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Martino
Traversa
Landscape |
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CD STR 37035
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Triple Trio
(2010-2012)
per nove strumenti |
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6 Annotazioni
(2009-2010)
per pianoforte |
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Red (2012)
per violino |
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Landscape
(2009)
Tre immagini di un paesaggio sgretolato
per tredici strumenti |
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Ensemble
Prometeo |
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Hae-Sun Kang,
violino
Ciro Longobardi, pianoforte
Marco Angius, direttore |
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Stradivarius è lieta
di presentare il cd Landscape di Martino Traversa, compositore,
direttore artistico dellEnsemble Prometeo e fondatore della
rassegna Traiettorie, tra le realtà più emblematiche
e significative nel panorama della musica contemporanea. |
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Frutto di un libero pensiero
creativo e di un tenace lavoro di ricerca, lalbum raccoglie
quattro composizioni, due per ensemble (Triple Trio per nove
strumenti e Landscape per tredici, entrambi eseguiti dallEnsemble
Prometeo diretto da Marco Angius) e due brani solistici (6 Annotazioni
con Ciro Longobardi al pianoforte e Red con la violinista Hae-Sun
Kang a cui il pezzo è dedicato). |
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«È nota la propensione
di Martino Traversa a un comporre difficile, esigente, che non fa
sconti a nessuno: a lui stesso, agli interpreti (soprattutto), agli
ascoltatori. Il ritmo è irregolare, la scansione ametrica,
larmonia elusiva, il melos nervoso, la forma aschematica, la
strumentazione asciutta, il fraseggio incalzante, il tempo rapidissimo.
Andare tutti insieme senza errori a queste condizioni necessita un
virtuosismo e uno studio da parte degli esecutori che non ammette
un istante di automatismo distratto», scrive Stefano Lombardi
Vallauri nelle note di accompagnamento al disco. |
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Attraverso un linguaggio espressivo
sorprendentemente comunicativo, si scopre un fascinoso mondo di suoni,
un ampio orizzonte musicale che riflette articolate curiosità
intellettuali che trovano nella dimensione discografica aggiunge
Marco Angius un luogo «ideale per il perfezionismo sintattico
e per la nitidezza concettuale di questa musica». |
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Edizioni Suvini Zerboni
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Il cd di Martino Traversa Landscape
è disponibile sul sito Stradivarius
e su iTunes. |
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Schönberg
- Evangelisti |
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CD STR 33962
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Arnold
Schönberg (1874-1951)
Pierrot lunaire op.21 (1912) |
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Franco
Evangelisti (1926-1980)
Die Schachtel (1962-1963) |
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Ensemble
Prometeo |
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Livia Rado,
Sprechstimme |
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Marco
Angius, direttore |
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Dopo l'integrale degli
Imaginary Landscapes e delle Sixteen Dances di
John Cage, prosegue l'avventura discografica dell'Ensemble Prometeo
con due opere-cult dell'espressionismo e dello sperimentalismo
novecenteschi: il Pierrot lunaire di Arnold Schönberg
e Die Schachtel di Franco Evangelisti, sempre per l'etichetta
Stradivarius. Il direttore Marco Angius (che cura anche
le note di presentazione) propone una nuova lettura interpretativa
dei due lavori, affiancato dalla voce di Livia Rado come Sprechstimme
in Schönberg. «Le tre cantiche del Pierrot lunaire
scrive in proposito Angius si offrono come una
sequenza di psicodrammi musicali collegati o giustapposti in
un intreccio di ventuno micro-forme. La connotazione esoterica
dei singoli componimenti (non a caso sette per ogni ciclo) rivela
al proprio interno strutture marcatamente aforistiche, al punto
che ciascun brano mostra la propria essenza frammentaria, prossima
all'abbozzo incompiuto o aperto». Per quanto riguarda
la partitura di Evangelisti, la cui registrazione segue quella
ormai storica del compositore stesso (Deutsche Grammophon, 1971),
è il risultato di un lavoro filologico condotto
nell'ambito della Rassegna Internazionale di Musica Moderna
e Contemporanea Traiettorie 2010, con la direzione artistica
di Martino Traversa e la realizzazione scenica del Lenz Teatro
di Parma. Alcuni strumenti a percussione sono stati ricostruiti
partendo da disegni originali di Salvatore Sciarrino (che ha
partecipato anche alle fasi di registrazione come testimone
e osservatore d'eccezione della figura di Franco Evangelisti).
Scrive ancora Angius nella presentazione del booklet: «Tutto,
in Die Schachtel, è distribuito in base al concetto
claustrofobico d'inscatolamento di suoni, gesti, comportamenti,
immagini, secondo l'impostazione mimico-visiva di Franco Nonnis.
L'opera è costituita da otto strutture congiunte
della durata di pochi minuti ciascuna. [...] Alla concezione
minimale delle vicende sonore si affianca, in Evangelisti, una
visione compositiva caratterizzata da gesti brucianti e immediati,
capaci di trattenere al proprio interno ogni margine di prevedibilità,
di farsi materia debordante, singulto distorto o fonema sarcastico».
Con questa nuova prova discografica, l'Ensemble Prometeo offre
un ulteriore contributo alla ricomposizione del mosaico novecentesco
e delle più intriganti opere della musica del nostro
tempo. |
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È possibile richiedere
il CD contattando gli uffici della Fondazione Prometeo (info@fondazioneprometeo.org
| Tel 0521 708899) |
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John
Cage
Imaginary Landscapes |
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CD STR 33918 |
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John
Cage (1912-1992) |
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Imaginary
Landscape No. 1 per quattro esecutori |
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Imaginary
Landscape No. 3 per sei percussionisti |
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Imaginary
Landscape No. 5 per 42 registrazioni a scelta |
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Imaginary
Landscape No. 2 per quintetto di percussioni |
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Imaginary
Landscape No. 4 per 12 radio |
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Sixteen
Dances per flauto, tromba, 4 percussionisti, pianoforte,
violino e violoncello |
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Ensemble
Prometeo
Marco Angius, direttore |
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Dedicato a
John Cage il primo CD dell'Ensemble Prometeo |
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Paesaggi sonori e danze
astratte, i motivi proposti in questo debutto discografico dellEnsemble
Prometeo su etichetta Stradivarius, allinsegna del rivoluzionario
utilizzo della libertà compositiva da parte di uno dei
maggiori protagonisti dellavanguardia novecentesca. Il
nuovo gruppo, formatosi sotto legida della Fondazione
Prometeo di Parma, si pone in prima linea nella promozione e
diffusione della musica contemporanea, secondo una direzione
di ricerca storicamente individuata, concentrata sulla musica
sperimentale del Novecento e sullimpiego delle nuove tecnologie
elettroacustiche. |
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La realizzazione del
disco, dedicato a John Cage (1912-1992) e contenente lesecuzione
integrale dei cinque Imaginary Landscapes (1939-1952)
e il fondamentale ciclo delle Sixteen Dances (1951),
è il risultato del multiforme omaggio al compositore
americano svoltosi nel 2009 presso la Casa della Musica e la
Casa del Suono di Parma, nellambito della XIX rassegna
internazionale Traiettorie. |
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Lincisione è
frutto di un approccio originale e di un appassionato lavoro
déquipe, come illustra Marco Angius, direttore
musicale delliniziativa: |
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«Eseguire Cage
significa essere coinvolti in avventure acustiche emozionanti.
Con la serie integrale degli Imaginary Landscapes e il
ciclo quadrangolare delle Sixteen Dances ho tentato una
lettura diversa dellanti-musica di Cage, grazie alla determinante
complicità dei musicisti dellEnsemble Prometeo
e alla maestria elettroacustica di Alvise Vidolin |
Con questi lavori
spiega ancora Angius non siamo più alle prese
con pezzi di musica in senso stretto ma con frammenti
di realtà ritagliata e inscatolata, assemblaggi fuori
catalogo dimplacabili congegni sonori piuttosto che
composizioni comunemente intese. Linvenzione di Cage trasforma
i dispositivi tecnologici della sua epoca in macchine cantanti,
ordigni acustici che minano lordine storicizzato di ogni
buona maniera, ruderi della modernità che luccicano
ancora oggi in tutta la loro smagliante e quasi aggressiva creatività. |
Anche un chiassoso barattolame,
emblema di unArte Povera che fa il suo ingresso nella
sperimentazione sonora proprio con Cage e i suoi imprevedibili
paesaggi, viene organizzato in decostruzioni visionarie
al punto che i rifiuti tecnologici di unepoca di sperimentazioni,
come è stato emblematicamente un po tutto il secolo
appena trascorso, si trovano convertiti in eventi immaginari
e immaginifici. |
Esemplari, in questo
contesto, anche le sedici figurine coreografiche delle Sixteen
Dances, dalla geometria favolosa, acida e talvolta perfino
psichedelica». |
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Un viaggio irripetibile,
dunque, fatto di sussulti e incantesimi, ora restituiti a un
rinnovato ascolto. |
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È possibile richiedere
il CD contattando gli uffici della Fondazione Prometeo (info@fondazioneprometeo.org
| Tel 0521 708899) |
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