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Teatro
Farnese |
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L'idea
che ha dato origine al progetto sul Teatro Farnese è stata quella di mettere
a disposizione dei visitatori risorse informatiche per la realtà aumentata
che permettessero loro di avere un'esperienza più profonda durante la
visita del Teatro Farnese di Parma attraverso una tecnologia in grado di aumentare
sensibilmente la visione dell'ambiente del teatro. |
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Indossando un visore Gear VR (un
oggetto simile ad un grande paio di occhiali) i visitatori hanno fruito di una
narrativa realizzata in realtà virtuale e di una visione immersiva delle
collezioni dei Farnese oggi sparse nei musei di Napoli e Roma: l'obiettivo del
progetto è stato quindi quello di dare la possibilità di ritrovare
tutta la collezione all'interno del teatro, creando un nuovo allestimento "virtuale".
Il lavoro di catalogazione delle opere e della loro "messa in scena"
ha creato un connubio tra la prassi educativa e la realtà immersiva, in
linea con esperimenti analoghi che hanno condotto altri musei del mondo. |
I device per la realtà virtuale
sono stati resi disponibili direttamente all'interno del Teatro Farnese e, attraverso
essi, l'utente ha potuto accedere al medesimo spazio fisico virtualizzato, ma
nello stesso tempo e in modo completamente nuovo, ha avuto la possibilità
di ammirare il nuovo allestimento di tutta la collezione Farnese grazie all'inserimento
di layer virtuali supplementari. |
Muovendosi
all'interno del teatro virtualizzato, l'utente, nell'osservare la collezione,
ha potuto inoltre accedere a tutta una serie di informazioni aggiuntive visuali
(foto e video), sonore (voce narrante o musica) e testuali (testi descrittivi). |
Le due dimensioni riferite alla
realtà ordinaria e a quella virtuale hanno operato simultaneamente nell'intento
di aumentare il grado di percezione dello spazio e di tutto quello che in esso
veniva rappresentato. Lo stesso livello di percezione sonora avanzata è
stata raggiunto attraverso l'implementazione di metodi di riproduzione binaurale,
in modo da ottenere un ascolto immersivo delle sonorità collegate alle
immagini. Il sistema ha consentito, inoltre, di effettuare degli switch della
realtà virtuale selezionando la visualizzazione di nuovi spazi de-localizzati,
all'intero dei quali sono state realizzate altre installazioni visivo-sonore. |
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Progetto
a lungo termine |
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L'obiettivo ultimo di questo progetto
è quello di ampliare le possibilità di utilizzo dei device per la
realtà virtuale immersiva dall'entertainment ad un ambito più propriamente
culturale e accademico legato al mondo museale e storico. |
Il
numero di musei al mondo è di circa 55.000, distribuiti in 202 nazioni,
di cui solo i primi venti - fra i più frequentati al mondo - raccolgono
circa 82 milioni di visitatori l'anno. Si tratta di dare accessibilità
a tali luoghi a un livello superiore di utenza; si tratta di far conoscere ed
esplorare questi spazi museali a chiunque, indipendentemente dal luogo nel quale
ognuno di noi risiede, favorendo anche coloro che per difficoltà oggettive
non hanno possibilità di viaggiare. |
Questo
uso innovativo della tecnologia apre a nuove possibilità di visitare edifici
storici e museali tramite l'esperienza della virtualizzazione immersiva, una
tecnica in grado di valorizzare qualsiasi luogo museale e sito storico al mondo. |
La virtualizzazione immersiva dello
spazio consente di vivere un'esperienza assolutamente realistica, consentendo
altresì una più vasta conoscenza dei luoghi e delle collezioni museali,
inclusa la possibilità di osservare nei minimi dettagli le opere d'arte
e le architetture museali grazie alla ricostruzione di modelli virtuali e alle
tecniche di restituzione delle immagini ad alta risoluzione. |
Rende
inoltre possibile realizzare contenuti interattivi in grado di guidare il visitatore
all'interno di questi "spazi virtuali", consentendogli non solo di
rivivere i luoghi, ma anche di definire percorsi personalizzati, in modo da ottenere
maggiori informazioni (foto, video, descrizioni) rispetto ad una visita di tipo
tradizionale. |
L'aggiornamento
delle collezioni, delle immagini e delle architetture museali può essere
potenzialmente effettuato remotamente e in real-time attraverso il rilascio dei
contenuti applicativi tramite infrastruttura cloud. |
Questo tipo di approccio
basato su tecnologie app potrebbe consentire a qualsiasi cittadino di poter installare
un semplice applicativo e, attraverso esso, poter rivivere un universo completamente
immersivo, in cui le opere d'arte e gli eventi storici potranno essere ambientati
là dove sono stati realmente vissuti. |
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CON IL CONTRIBUTO DI |
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MAIN PARTNER |
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PARTNER |
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TECHNOLOGICAL PARTNER |
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